T.E.N.S., IONOFORESI, ELETTROSTIMOLAZIONI, MAGNETOTERAPIA
ELETTROSTIMOLAZIONI
Uno dei metodi per recuperare la forza muscolare dopo un intervento chirurgico. Prevedono l’uso di un apparecchio che stimola le fibre muscolari attraverso impulsi elettrici a bassa frequenza. Le contrazioni fisiologiche imposte dall’elettrostimolazione consentono ai muscoli di acquistare volume, forza, resistenza e di bruciare le riserve di grasso localizzato. L'elettrostimolazione è molto utile per riabilitare i muscoli di un arto immobilizzato in seguito ad infortunio, ma non dobbiamo dimenticare che non può sostituire una seduta di allenamento ma solo integrarla validamente.
E' una tecnica che, mediante l’utilizzo di impulsi che agiscono o sui punti motori dei muscoli (motoneuroni) o sui terminali nervosi (impulsi TENS), provoca una contrazione muscolare del tutto simile a quella volontaria.
MAGNETOTERAPIA
Chiarito che la magnetoterapia sfrutta i campi elettromagnetici per curare alcune patologie, cerchiamo di capire come funziona.
Questa terapia si serve di un apparecchio costituito da un solenoide, all’interno del quale si genera un campo elettromagnetico di frequenza variabile: da pochi hertz a qualche migliaio. Le frequenze utilizzate dipendono dal disturbo da curare. Le nostre cellule sono in grado di generare un campo elettromagnetico in risposta ad uno stimolo meccanico: questa capacità si chiama piezoelettricità e la magnetoterapia è in grado di riprodurla, velocizzando così la guarigione.
Le onde utilizzate sono del tipo non-ionizzanti e non invasive: non presentano rischio biologico per il paziente e per il professionista dato che non vengono assorbite dagli organi o dai tessuti.
T.E.N.S.
Terapia fisica che consiste nel condurre attraverso la cute una corrente elettrica, per ottenere un effetto di lunga durata sulla risposta del sistema nervoso. La TENS, ("transcutaneous electrical nerve stimulation”) stimolazione elettrica transcutanea dei nervi, si è dimostrata efficace per alleviare i dolori cronici e acuti.
E' entrata nella medicina ufficiale dopo la pubblicazione, nel 1965, dei “Meccanismi del dolore: una nuova teoria” di Melzack e Wall.
I diversi dati di base (forme di corrente, intensità e durata) devono essere attentamente determinati in funzione del Paziente e dello scopo ricercato. La stimolazione diretta riguarda i tronchi nervosi che presiedono all'innervazione sensitiva della zona o sede del dolore. Il posizionamento degli elettrodi deve essere effettuato con precisione: sul tragitto del nervo, ma anche sui punti di “agopuntura” e “trigger points” (punti localizzati di ipersensibilità). Si utilizzano correnti di bassa frequenza (TENS convenzionali: 50–150 Hz; TENS acupuncture-like da 1 a 5 Hz), di forma differente, valutando la risposta del paziente.
L’effetto antalgico è lo scopo principale della terapia: alleviare il dolore può ridurre l’uso di farmaci analgesici.
IONOFORESI
La ionoforesi è una tecnica fisioterapica che utilizza a scopo terapeutico l'energia elettrica continua per introdurre e veicolare farmaci per via cutanea direttamente nella zona che ha bisogno di essere trattata, limitando gli eventuali effetti collaterali o i danni a carico di stomaco, fegato e reni. Questo sistema permette di far penetrare facilmente, attraverso la cute, qualsiasi soluzione medicinale e, a seconda del farmaco utilizzato, può svolgere un'azione antidolorifica, antinfiammatoria, antiedemigena (riduzione degli edemi), miorilassante, ricalcificante e sclerotica. È indicato per il trattamento di artrosi, artrite, sciatica, tendinite, osteoporosi, strappi muscolari, eccesso di sudorazione, pubalgia, mal di schiena, lombalgia.
Le controindicazioni, valgono specialmente per pazienti portatori di pacemaker, donne in gravidanza, stimolazione peri-cardiaca, ulcere e qualsiasi reazione allergica accertata alla corrente elettrica.